Appena l’impero romano comincia a decadere, nel IV secolo d.C., la Corsica torna ad essere oggetto di brama da parte di tutti i popoli che si affrontano per il controllo dell’isola.
L’epoca dei barbari produce un gran cambiamento sia sul piano religioso che ideologico.
A partire dal 455 d. C. arrivano successivamente i Vandali, gli Ostrogoti, i Bizantini. Questi ultimi restano 2 secoli sull’isola : è un periodo di decimazione e di miseria. Le scorrerie dei Saraceni (i Mori) gettano l’isola nei tumulti. Questi ultimi stabiliscono dei punti di appoggio ; certi nomi di luoghi come Campomoro, Morosaglia, Morsiglia, sono una testimonianza della loro presenza.
Il mare diventa ostile, gli insulari diventano dei montanari. Si installano all’interno dell’isola e vivono in autarchia : piccola agricoltura e soprattutto allevamento.
Per un certo periodo i Saraceni saranno sconfitti dall’esercito di Carlomagno, ma ritorneranno e saranno cacciati definitivamente solo nel 1016 dai Pisani e i Genovesi, allora alleati.