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Storia - Napoléon


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Nato ad Ajaccio nel 1769, prende in mano le questioni corse dopo la Rivoluzione. A parte le riduzioni d’imposte (ordinanze Miot riguardo ai diritti di successione), Bonaparte fa poco per la sua isola natale. Ha un solo scopo: "che l’isola diventi una buona volta francese". Questa impresa non si farà senza dolore; si urta infatti col clero e ciò produce un inizio di sommossa nel 1798. Diffidando delle divisioni interne, rifiuta del resto che i Corsi siano coinvolti nell’amministrazione dell’isola.

Nel 1799 scoppia la ribellione del Fiumorbu e Carlo Andrea Pozzo di Borgo, un rivale di Napoleone, vuole mettere la Corsica sotto la protezione dell’imperatore di Russia. Tre truppe armate francesi inviate sull’isola annientano la rivolta. Bonaparte recluta "con tutti i mezzi" migliaia di soldati per raggiungere la Grande Armata che conterà fino a 40 generali corsi. Ma la Grande Armata è vinta e Napoleone abdica nel 1814, poi una seconda volta nel 1815 dopo la sconfitta di Waterloo.

Morirà in un’altra isola, quella di Sant’Elena, nel 1821; ma avrà contribuito a dare alla Corsica una fama mondiale.