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Storia - La Corse contemporaine


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Dopo la seconda guerra mondiale, migliaia di Corsi emigreranno (55 000 dal 1954 al 1977) verso città del continente come Marsiglia. Le rivendicazioni regionali riprendono e i movimenti si moltiplicano.

1957 : è lanciato un programma d’azione regionale, a scopo economico e agricolo; è creata la SOMIVAC, una società per la valorizzazione agricola.

1960: mobilizzazione contro il progetto di creazione del centro di esperimenti atomici vicino a Calvi.

1962 : mobilizzazione contro la soppressione delle ferrovie della Corsica e primi attentati contro la linea di elettrificazione carbosarda.

1970 : creazione della regione Corsica.

1971 : creazione del parco naturale regionale.

1974 : mobilizzazione contro il riversamento, a largo del Capicorsu, dei "fanghi rossi", rifiuti della fabbrica chimica della Montedison (Italia). La nave sarà plasticata.

1975 : la Corsica è divisa in due dipartimenti, la Corsica del Nord e la Corsica del Sud.
Ai movimenti di violenza, soprattutto ad Aleria, seguirà lo sviluppo di tendenze autonomiste e indipendentiste:
- 21/08/75 : occupazione della cantina di un rimpatriato dall’Africa del Nord da parte di un commando dell’ARC (Azione Regionalista Corsa), con a capo Edmond Simeoni, per denunciare la fabbricazione chimica del vino ed altre malversazioni. Si dà l’assalto, due gendarmi sono uccisi.
- 27/08/75 : nuovi scontri a Bastia, si rilevano un morto e 18 feriti fra le forze dell’ordine.
Dei carri armati sbarcano nelle vie di Bastia.

1976 : creazione del Fronte di Liberazione Nazionale della Corsica (FLNC). Gli attentati si moltiplicano.

1981-82 : si ha l’elaborazione di un nuovo statuto corso per l’insieme dell’isola, la prima assemblea di Corsica è eletta col suffragio universale.
- 1982 : si inaugurano i nuovi edifici dell’Università PASQUALE PAOLI a Corti. 3 500 giovani studiano oggi nei quattro siti del Campus.

1984 : elezione della seconda Assemblea di Corsica. Solo le liste che hanno ottenuto il 5% dei suffragi espressi possono essere ammesse alla ripartizione dei seggi. Unità Nazionalista, ramo duro della politica nazionalista, supera il 5% ed ottiene 3 seggi.

1986 : terza Assemblea di Corsica. Come nelle due precedenti, nessun gruppo dispone della maggioranza assoluta all’Assemblea di Corsica. La movenza nazionalista ottiene 6 seggi.

1991 : l’Assemblea Regionale vede crescere i suoi poteri. Nasce una ‘collettività territoriale’
dai poteri molto estesi.

1992 : elezione dell’Assemblea di Corsica. La movenza nazionalista ottiene il 25% dei voti e 13 seggi. L’idea nazionale fa la sua strada, ma sarà frenata dalla disgregazione dei movimenti nazionalisti che porterà a scontri fratricidi.

1995 : creazione di IMEDOC (raggruppamento di interesse economico della Sardegna, la Corsica, le Baleari).

1996 : nasce l’NGV che collega la Corsica all’Italia e al continente in un tempo record.

1998 : il 6 febbraio, è abbattuto ad Ajaccio il prefetto della Corsica Claude Erignac. Il movimento clandestino Sampieru, fino ad allora sconosciuto, rivendica l’attentato. Seguono importanti manifestazioni contro la violenza ad Ajaccio e Bastia.

1999 : nuova elezione dell’Assemblea di Corsica. Al secondo turno la lista independentista Corsica Nazione ottiene circa il 17% dei suffragi e 8 seggi. Nessun gruppo dispone della maggioranza assoluta. Da circa 20 anni, i presidenti dell’Assemblea di Corsica provengono sempre dai partiti francesi.
In seguito a un incendio doloso commesso dai gendarmi contro un ristorante di Cala d’Orzu, il prefetto di Regione è indagato e imprigionato. La maggior parte degli autori presunti dell’assassinio del prefetto Erignac sono arrestati. Sono commessi attentati in pieno giorno.

2000 : discussioni iniziate dal governo e designate col nome di ‘processo di Matignon’, sono ancora in corso. Queste vertono su una più larga autonomia dell’isola, soprattutto nel campo legislativo.