La Corsica, montagna nel mare, produce acque di grande qualità.
La vigna è la prima produzione agricola dell’isola (50%). Attualmente, gli sforzi di selezione dei produttori corsi sono coronati dalle denominazioni controllate.
Gli aperitivi e i digestivi sono famosi e, da alcuni anni, si possono degustare birre corse alla castagna.
I vini
In sommo grado i tre vitigni di Corsica:
Il Niellucciu è cugino carnale del Sangiovese italiano che ha contribuito alla fama della denominazione. Ha per culla la regione di San Fiurenzu (Saint Florent). Vinificato da solo, dà un vino dal color rosso scuro, dal carattere potente ed equilibrato. Questo vitigno è sconosciuto nel sud e ciò per l’evidente ragione che Patrimonio è l’unica terra argillosa e calcarea riparata dai venti.
Il Vermentino dà vini molto eleganti, soprattutto un vino dagli aromi florali leggeri e freschi quando è di color chiaro.
Lo Sciaccarellu è un vitigno nero caratteristico della Corsica granitica. Presente in Balagna, il suo feudo è nella regione di Ajaccio; è ugualmente presente nel sartenese (Figari e Porto Vecchio).
Si coltiva anche il moscato, celebre già nell’epoca romana. Il vino moscato, u muscatellu, o l’impassitu, è dotato di un’ incomparabile pastosità.
Patrimonio
30 anni di denominazione di origine controllata e, da dieci anni, si onora della denominazione ‘gran vino’.
La denominazione Patrimonio copre 6 comuni del cantone della Conca d’Oro: Barbaggio, Oletta, Farinole, Poggio d’Oletta, Saint Florent e Patrimonio senza dimenticarne un settimo, Santo Pietro di Tenda, nell’Alto Nebbio. Il nielucciu è senz’altro il miglior vitigno corso. Il merito dei migliori vini locali, corposi e profumati, è dovuto a questo vitigno di qualità. E’ la più antica e la più celebre delle Denominazioni; è prodotta nel Nebbio all’interno della Conca d’Oru, di fronte al golfo di San Fiurenzu (Saint Florent), in piccole proprietà frammentate: Arena, Gentile, Orenga de Gaffory, Leccia, ecc...
Questo vino generoso accompagna bene salumi e selvaggina.
Cinque vitigni costituiscono il vigneto di Patrimonio.
- Due bianchi: il Vermentino o ‘Malvasia di Corsica’ e l’Ugni bianco o Rossola bianca.
- Tre rossi: il Nielluccio, il Grenache o Alicante Corso e lo Sciaccarellu.
Ajaccio
E’ il regno dello Sciaccarellu, uva dalla polpa quasi croccante che dà molto aroma e nobiltà al vino. Le colline di Ajaccio, che si estendono dalla Balagna a Sartene, danno rossi stimati di buonissima qualità : Domaine Peraldi, Clos Capitoro, Clos d’Alzeto.
Capo Corso
Il Capo Corso produce eccellenti vini rossi ma soprattutto dei bianchi molto pregiati e ricercati: Gioielli, Nicrosi. Ma la perla è il moscato (o impassitu): Arena, Nicrosi, Orenga de Gaffory, Catarelli.
Calvi
Sono i vini di Balagna. Questi vini rossi non mancano nè di corpo nè di bouquet, i rosè sono fini e i bianchi senza asprezza: Clos Reginu, Clos Landry, Culombu, Domaine Orsini.
Porto Vecchio
Piccole aziende producono rossi armoniosi, rosè gradevoli e bianchi allo stesso tempo secchi e fruttati che meritano di essere conservati qualche anno. Domaine Torraccia.
Sartene
Vini colorati, pieni di ampiezza e di personalità come quello della proprietà Fiumiciccoli.
Figari
I vini francesi più meridionali crescono in pendii e prendono dal paesaggio la sua ruvidezza, come l’Omu di Cagna.
Costa Orientale
Vini prodotti lungo la costa Est (da Aleria a Ghisonaccia) e sui pendii del Golo. I più conosciuti sono il Presidente e la Costa Serena.
L’acqua
Le acque minerali sono numerose, tra le naturali troviamo la Zilia e la St Georges.
L’Acqua Corsa e l’acqua d’Orezza sono gassate.
Gli alcool
Tra gli aperitivi locali, .il Rappu, originario di Patrimonio, e l’inevitabile e inimitabile Cap Corse.
I digestivi: dal profumo della macchia (corbezzolo, mirto, castagna e prugna).
La birra: fabbricata a base di castagne, la Pietra è la più conosciuta delle birre corse. Tuttavia, la birra bionda ‘Serena’ e l’ultima ‘Colomba’ sono ugualmente molto saporose.